FONTANA VETIDA

 

Secondo una tradizione orale sempre viva, la fontana Vetida è la fontana frequentata da Giovanni Gioacchino, il futuro Abate di Fiore, e dalla sua famiglia di origine.

La tradizione è suffragata dalla vicinanza alla casa natale, dal toponimo, che deriverebbe dal latino vetus che vuol dire vecchia, ad indicare, quindi, una presenza molto antica della fontana, nonché dalle caratteristiche medievali della stessa visibili soprattutto all’interno dove è ancora presente l’antica facciata, posta dietro quella realizzata successivamente, e la retrostante volta.

Sorge nel Vallone Delle Rose dove scorre il ruscello Mulinelle.

La strada di accesso è l’antica via Fontanelle che collegava il casale di Celico con quello di Spezzano Grande e degli altri casali a sud. Il toponimo è al plurale perché sulla stessa strada è posta la fontana dell’Acqua Ferrata nel Comune di Spezzano Grande. Ambedue le fontane, per diversi motivi, meriterebbero un approfondimento archeologico.

La fontana Vetida, utilizzata fino al secondo dopoguerra, a seguito di una grossa frana è stata poi abbandonata per circa 40 anni fino alla fine degli anni 90, quando è stata riesumata ma non restaurata. Interessata  poi da un’altra frana che l’ha di nuovo completamente sommersa, è stata rimessa in funzione recentemente.

 

Sentiero verso la fontana - 1Sentiero verso la fontana - 2Sentiero verso la fontana - 3Interno della fontana - 1Interno della fontana - 25 - 5<>

 

Bibliografia utilizzata

 

  • Gustavo Valente, Chiese, conventi, confraternite e congreghe di Celico e Minnito,  op. cit., Edizioni Frama Sud, Chiaravalle Centrale (CZ), 1979.
  • Francesco Scarpelli, Celico Città Celeste, Edizioni Pubblisfera, San Giovanni in Fiore (CS), 2008.

PAGINA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE ABATE GIOACCHINO (CELICO)

ELABORAZIONE GRAFICA e WEBDESIGN A CURA DI GIUSEPPE SCARPELLI